La Regione Campania si dota di un nuovo strumento fondamentale per la gestione del proprio territorio e delle risorse idriche. Il 28 maggio 2025, il Consiglio Regionale, infatti, ha approvato in via definitiva la Legge Regionale contenente le “Nuove norme in materia di bonifica integrale e di riordino dei consorzi di bonifica”.

Regione Campania: una legge che affida ai consorzi di bonifica un ruolo cruciale

Secondo l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo, questo provvedimento rappresenta una svolta fondamentale per garantire una gestione più moderna, efficiente e sostenibile delle risorse idriche e del territorio. La legge intende rispondere alle crescenti sfide ambientali indotte dal cambiamento climatico in atto, mettendo in campo gli strumenti necessari a prevenire e scongiurare i disastri che, purtroppo, non hanno più carattere di eccezionalità.

La nuova Legge affida ai consorzi di bonifica un ruolo cruciale. Essi vengono riconosciuti come i partner ideali ai quali delegare, oltre alle funzioni storiche legate alla bonifica e all’irrigazione, anche le funzioni di competenza regionale in materia di difesa del suolo. Tale delega è possibile grazie alle conoscenze e professionalità tecniche specifiche di cui sono dotati i consorzi, nonché per la loro presenza capillare sul territorio.

Gli agricoltori trarranno ricadute positive da questa nuova norma. Le inondazioni dei campi sono spesso causate dall’ostruzione di canali, in particolare quelli che attualmente non sono gestiti dai consorzi di bonifica. La legge pone rimedio a questo problema. Attualmente, l’80% del reticolo idrografico minore non è stato costruito dai consorzi e la sua gestione è per lo più in carico all’ente Regione. La nuova legge consentirà di affidare la gestione di questo reticolo minore agli enti.

I tratti distintivi

I tratti distintivi della nuova legge includono:

  • Il riordino territoriale dei consorzi, con l’obiettivo di efficientare e ridurre i costi di sistema.
  • L’ampliamento delle funzioni, con precise disposizioni che disciplinano la partecipazione dei consorzi all’esercizio di funzioni regionali nella difesa del suolo.
  • Il risparmio energetico, favorendo la realizzazione di impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabile con il fine ultimo dell’autosufficienza energetica.
  • Il risparmio idrico, attraverso la promozione dell’ammodernamento degli impianti irrigui, la razionalizzazione delle pratiche irrigue, e l’adozione di sistemi di consiglio irriguo e divulgazione telematica delle informazioni.