Il settore agroalimentare è al centro di una trasformazione epocale. La crescente pressione demografica, i cambiamenti climatici e la necessità di garantire la sicurezza alimentare globale impongono un ripensamento radicale dei nostri modelli produttivi. In questo contesto, l’economia circolare emerge non solo come un’opportunità, ma come una strategia imprescindibile per la sostenibilità nell’Agrifood.

Ma cosa significa esattamente applicare i principi circolari alla filiera agroalimentare? E come le aziende possono trarre vantaggio da questo approccio innovativo?

Dalla Lineare alla Circolare: Un Cambio di Paradigma

Per decenni, il settore Agrifood ha operato prevalentemente secondo un modello lineare: “estrai, produci, usa, getta”. Questo approccio, basato su risorse illimitate e capacità illimitate del pianeta di assorbire i rifiuti, non è più sostenibile.

L’economia circolare propone un’alternativa rigenerativa, focalizzata su tre principi chiave:

  1. Eliminare rifiuti e inquinamento: Progettare prodotti e processi per minimizzare gli scarti fin dall’inizio.
  2. Mantenere prodotti e materiali in uso: Estendere il ciclo di vita dei materiali attraverso riutilizzo, riciclo e rigenerazione.
  3. Rigenerare i sistemi naturali: Restituire valore all’ambiente, ad esempio attraverso pratiche agricole rigenerative.

Applicare questi principi alla sostenibilità nell’Agrifood significa ridisegnare l’intera catena del valore, dalla produzione agricola al consumo, fino al recupero degli scarti.

I Pilastri dell’Economia Circolare nell’Agrifood

Integrare l’economia circolare nel settore agroalimentare richiede azioni concrete su più fronti:

1. Riduzione dello Spreco Alimentare (Food Waste)

Lo spreco alimentare è una delle maggiori inefficienze del sistema lineare. L’economia circolare mira a:

  • Prevenzione: Ottimizzazione delle previsioni di domanda, gestione delle scorte e packaging innovativi.
  • Recupero: Donazione degli alimenti in eccesso, trasformazione di prodotti “brutti ma buoni”.
  • Valorizzazione: Trattamento degli scarti inevitabili per produrre energia (biogas) o compost.

2. Valorizzazione dei Sottoprodotti e Scarti

Ogni fase della produzione agricola e della trasformazione alimentare genera sottoprodotti. L’approccio circolare li vede non come rifiuti, ma come risorse preziose.

  • Esempi: Scarti della lavorazione della frutta trasformati in nuovi ingredienti, scarti vegetali per mangimi animali o fertilizzanti organici, utilizzo di gusci o semi per bioplastiche o bioenergia.

3. Agricoltura Rigenerativa e Sostenibile

L’economia circolare promuove pratiche agricole che rigenerano il suolo, riducono l’uso di input esterni (acqua, fertilizzanti, pesticidi) e migliorano la biodiversità.

  • Tecniche: Rotazione delle colture, minima lavorazione, cover crop, agroforestazione.
  • Efficienza nell’uso delle risorse: Sistemi di irrigazione di precisione, riutilizzo delle acque reflue trattate.

4. Packaging Circolare

Il packaging ha un impatto significativo sull’ambiente. Le soluzioni circolari includono:

  • Design per il riciclo/riutilizzo: Materiali monomateriale, etichette rimovibili, packaging ricaricabile.
  • Materiali innovativi: Bioplastiche da fonti rinnovabili o scarti alimentari, packaging commestibile.

Il Futuro dell’Agrifood è Circolare

La transizione verso un modello di sostenibilità nell’Agrifood basato sull’economia circolare è una sfida complessa ma necessaria. Richiede innovazione, collaborazione lungo tutta la filiera e un cambio di mentalità.

Il Centro Sperimentale Sviluppo Competenze Agrifood-lab è al fianco delle aziende e dei professionisti che vogliono intraprendere questo percorso. Con la nostra esperienza in ricerca e sviluppo, analisi di mercato e consulenza strategica, supportiamo la progettazione e l’implementazione di soluzioni circolari, aiutandoti a trasformare le sfide ambientali in opportunità di crescita e innovazione.